FOTOGRAFIA Febbre dell’oro e Diritti Negati – Guardare un bel film alla televisione, guidare un’auto ad alta tecnologia, adornarsi di gioielli preziosi o dilettarsi con tutte le potenzialità di computer e smartphone è una gioia per tanti di noi, ma un dramma per molte popolazioni del mondo, quelle residenti vicino alle miniere dal quale si ricavano i materiali per la produzione degli oggetti menzionati. Lo sanno bene Rodrigo Tot, Prafulla Samantara e Wendy Bowman, tre dei vincitori del Goldman Environmental Prize 2017 premiati per il loro attivismo nel bloccare i progetti espansivi dell’industria estrattiva causa di malattie e di danni a risorse idriche, alimentari e naturali. E lo sanno bene pure Stefano Ceccarelli, autore di un prezioso articolo sul lato oscuro degli smartphone e Source International, organizzazione non governativa tra le più attive nel denunciare i danni ad ambiente e salute dell’industria estrattiva e a supportare le comunità locali nella difesa dei loro diritti. Un impegno che si estende con iniziative per sensibilizzare gli abitanti del mondo benestante sulle realtà del settore minerario, come la mostra fotografica “Febbre dell’oro e Diritti Negati – Un viaggio fra le Miniere del Mondo” che si inaugura il 10 giugno al Mentolocale Bar Bistrot di Palazzo Rosso di Genova.
Inferno dantesco
In esposizione nella città della Lanterna ci sono quindici immagini inedite scattate, e donate per l’occasione a Source International, da Zoe Vincenti, Stefano Stranges e Alessandro Parente. Un percorso fotografico che svela “un inferno dantesco che si snoda attraverso i gironi delle esternalità ambientali, dell’espropriazione, delle violazioni dei diritti umani, della criminalità, della prostituzione, delle malattie, degli omicidi e della corruzione”. Un inferno dove la vita media dei popoli indigeni può scendere fino a 28 anni e dove gli indici di mortalità infantile possono essere fino a 30 volte superiori alla media nazionale. Gironi danteschi che ogni giorno inghiottono 670 milioni di litri d’acqua, minacciano il 38% delle foreste vergini, contaminano terreni per migliaia di anni e mietono vittime innocenti, come i 3,2 milioni di morti in Congo per le guerre sferrate per appropriarsi delle preziose risorse minerarie a partire dal 1998.
Inaugurazione con proiezioni
La mostra Febbre dell’oro e Diritti Negati rimarrà visibile fino al 10 luglio, ma ricordiamo l’interessante giornata inaugurale di sabato 10 giugno con inizio alle 17.30 presso il Mentelocale Bistrot di via Garibaldi con programma consultabile qui. Segnaliamo in particolare la proiezione dei video su Cerro de Pasco, in Perù, premiato al The Tech Award 2016 e recente vincitore della sezione Turin University Student Award al festival CinemAmbiente Torino, e di “Aguas de oro” della videoreporter Simona Carnino sul caso di Maxima Acuña, contadina andina che lotta contro la miniera Conga e premio Godman Environmental Prize 2016. Da non perdere è pure l’intervento di Elmer Micha, attivista peruviano, testimone dei danni ambientali e sociali della compagnia Yanacocha a Cajamarca, che suonerà inoltre alcune musiche tradizionali locali.
Febbre dell’oro e Diritti Negati – Un viaggio fra le Miniere del Mondo
Dove: Mentelocale Bistrot del Museo Palazzo Rosso, via Garibaldi 18, Genova
Quando: 10 giugno-10 luglio
Orari: vedi qui (gli orari riportati non sono attendibili. Si consiglia di telefonare prima della visita)
Ingresso: con consumazione
Info: Mentelocale Bistrot
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