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Gruppi di acquisto solidali

gasSLOWPEDIA – “Per la capacità di sensibilizzare i cittadini sui temi della sostenibilità partendo dal cambiamento del modo di fare la spesa, dalla scelta di acquistare direttamente dai coltivatori prodotti locali, biologici, di stagione e realizzati senza sfruttamento sociale”. Sono le motivazioni con il quale quattro Gruppi di acquisto solidali (Gas) hanno conquistato il Premio Toscana ecoefficiente 2008 nella sezione “Cittadini”. Una vittoria che, in realtà, è un riconoscimento all’intero movimento dei Gas, sorto agli inizi degli anni Novanta per volere di alcune famiglie di Fidenza desiderose di acquistare alimenti biologici direttamente dai produttori del territorio.

Mangiare sano e sostenere il biologico

Se apparentemente l’intento dei Gas è quello di contenere i prezzi del cibo saltando la filiera distributiva ed effettuando un acquisto collettivo, i veri obiettivi sono molto più profondi. Il primo è quello di nutrirsi con alimenti sani e nutrienti, privi di sostanze tossiche presenti nei prodotti delle coltivazioni intensive: residui di pesticidi, diserbanti, fitosanitari e altro. Il secondo è il sostegno di piccole realtà dell’agricoltura biologica che sono “schiacciate” economicamente dalla grande distribuzione e che hanno il pregio di preservare il territorio. Le tecniche biologiche, infatti, mantengono alte le qualità nutritive del terreno, consentendo la prosecuzione della semina negli anni, e prevengono lo stesso da erosione e frane.

L’importanza della “S” di solidale
Altro elemento fondate dei Gas riguarda la “S” dell’acronimo, la solidarietà ai piccoli produttori biologici, al “rispetto dell’ambiente, ai popoli del Sud del mondo, e tutti coloro che, a causa dello spreco e della ingiusta ripartizione delle ricchezze, subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo”. Parole del documento base del Gas che nella pratica si traducono in diverse azioni, come la definizione di listini “puliti, giusti e trasparenti” che consentono ai produttori di avere una sostenibilità economica, retribuire adeguatamente i dipendenti e salvaguardare l’ecosistema. Ma si va anche oltre, arrivando a sostenere finanziariamente aziende in crisi o favorendo posti di lavoro “green”. In questo contesto, come appare chiaro, il prezzo non assume più una connotazione economica o di risparmio, ma di solidarietà e promozione di “un altro mondo possibile”.

Comunità contro il dilagante individualismo moderno
A completare la “filosofia” dei Gas è l’aspetto comunitario. La scelta di produttori locali è un’evidente opzione che favorisce la vicinanza tra consumatori e agricoltori, nonché l’economia e l’occupazione del territorio. Vicinanza che diventa concreta con le visite periodiche alle aziende fornitrici dei componenti dei Gas. A creare una struttura sociale in un mondo prettamente individualistico è la stessa struttura dei Gas: un insieme di famiglie (la grandezza dei gruppi varia da poche decine di persone a mille e più) che si ritrova per le riunioni mensili per definire i criteri d’acquisto e organizzare le iniziative, che ogni settimana dialogano per effettuare e ritirare gli ordini (ogni “socio” gestisce una “merce”) e che periodicamente si ritrovano per mangiare insieme o per iniziative comuni. Non solo. A chiudere il cerchio della socialità è l’interazione con le altre realtà locali, quali associazioni, negozi del commercio equo e solidale, i mercati del biologico e molto altro.

A salvaguardia di ambiente e biodiversità
Gli effetti collaterali benefici di queste scelte sono innumerevoli. La preferenza dell’agricoltura e degli allevamenti biologici contribuisce a proteggere la biodiversità e azzera l’inquinamento e la domanda di energia generati dalla produzione, il trasporto e lo spargimento di pesticidi e concimi chimici. A questi si aggiungono i benefici della filiera corta che riduce il “peso” del trasporto generando minori emissioni di gas serra e sostanze inquinanti, decongestionando il traffico e riducendo la domanda di petrolio. Inoltre, secondo uno studio di Legambiente, il sistema Gas permette di abbattere oltre il 50% dei rifiuti grazie ai minori imballaggi e alle confezioni inesistenti o realizzate con materiali riciclabili.

Non solo spesa, ambiente e solidarietà invadono altri settori
Nel corso degli anni accanto alla spesa alimentare si sono aggiunte numerose altre iniziative di acquisto critico. La stessa filosofia etica, ambientale e solidale è stata adottata per la scelta di prodotti di altri settori, da quello tessile (abbigliamento, calzature, ecc.) a quello dei detersivi e dell’igiene personale, da quello tecnologico (servizi di telefonia e connessione web, ecc) a quello energetico. Un insieme di proposte sostenibili che continua ad attrarre persone. Nell’ultimo decennio i Gas registrano un tasso di crescita medio del 40%, percentuale che ha portato le poche famiglie dell’esperienza di Fidenza a diventare oltre 50.000 sparse in tutta Italia e suddivise in oltre 550 Gas “ufficiali”, cioè aderenti a Rete Gas, e qualche centinaio di gruppi “ufficiosi” (non registrati, ma attivi sul territorio). La “rivoluzione” dal basso è iniziata…

Per approfondire
Rete nazionale dei Gas
Economia Solidale
Documento di base dei Gas
L’altra spesa

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Questa voce è stata pubblicata il 25 febbraio 2015 da in Enogastronomia, Slowpedia con tag , , , .
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